Poesie


Emozioni senza tempo, poesie di Silvana Lazzarino @mangiaparole


Libro "Il Volo dell'anima Incontri ravvicinati tra scultura e poesia. Alba Gonzales e Rabarama" Apeiron edixioni 2019, scritto insieme al poeta e autore Dario Nicolella.

Guarda l'anteprima.


Libro "La seduzione dell’immagine dall'arte ai versi poetici: Alba Gonzales e Patrizia Canola mie muse ispiratrici" scritto da Silvana Lazzarino.

Catalogo delle opere di Francesco Donadei con poesie di Silvana Lazzarino ad esse ispirate.


Alcuni video a cura della casa editrice Pagine, Letture di alcune poesie di Silvana (tra il 2014 e il 2017)



Poesie ispirate alle opere d'arte di artisti di fama internazionale

"Poesie ispirate ad opere di alcuni tra i molti artisti che ho conosciuto direttamente".

Poesia di Silvana Lazzarino

IL BACIO

ispirata all'opera pittorica dell'artista Francesco Donadei. La poesia ha vinto il premio internazionale "Otto milioni" anno 2016 nella sezione poesia. Il Premio è stato organizzato dalla DILA da Ischia l'arte e presentato a Bookcity Milano.

Poesie ispirate all'Opera di Alba Gonzales



VITTORIA ALATA (dall’opera Centaura di Ares di Alba Gonzales)


In un volo senza meta
libero, forte e
si innalza elegante
l’effige centaura
che solca cieli di marmo e di mare,
di stelle e lune
a cercare il suo profilo nella vittoria
che non teme rivali,
per giungere alle prime luci di un alba
dove ha inizio la partita con la morte.


LONTANO DAL SUBLIME (dall’opera Il Volo. Paolo e Francesca di Alba Gonzales)


Sfiorato, poi inciso
e poi di improvviso
perso per sempre
quel bacio incanta e raggela.
Rubato alla notte
viene portato via,
strappato a quelle labbra desiderose
per sempre in cerca di un amore negato,
ormai lontano che non può più volare.
Solo amarezza per l’eterno disio
di sublimi emozioni legate ai ricordi.

Poesie ispirate all'Opera di Patrizia Canola


FUTURO (dall’opera Futuro di Patrizia Canola)


Dov’è il FUTURIO
se non si costruisce umanità?
Dov’è il FUTURO
se non si costruiscono
ponti di speranza e giustizia?
Dove trovare FUTURO
se sempre più alieni
gli uni agli altri
gli uomini si trincerano
dentro le giungle della rete?
Due strade possibili all’orizzonte
tracciano destini:
l’una ruota lungo il complesso
meccanismo della tecnologia
che catalizza nel superficiale,
l’altra proietta verso
una riscoperta delle emozioni
lungo la salita
che tempra l’animo
nella ricerca di verità
su questa vita,
distaccati da vanità,
per esser liberi
in sintonia col primo pensiero.

Verso il nuovo giorno (dall’opera “Sensazioni” di Patrizia Canola)


Desideri sfumati, nostalgie lontane
possono riemergere
quando in un attimo
senza accorgersene
ci si ritrova sospesi entro un percorso
surreale. obbligato.
Smarriti, attoniti,
impauriti, sgomenti
nuove sensazioni
attraversano cuore e mente,
a preparare il passo verso quella vita
dimenticata dietro falsi miti
di potere e vanità
da ritrovare lungo un sentiero
ignoto, sconosciuto.
Avvolto da alberi
i cui tronchi oltrepassano il cielo
lo sguardo si perde,
mentre il sentiero del bosco
percepibile appena
guida i passi verso quella possibile apertura
al nuovo giorno
in cui tornare a credere.

Altre due poesie ispirate alle opere di Patrizia Canola.

Inverno


Campo di grano


Poesia ispirata all'Opera di Paolo Gubinelli



Poesie ispirate ai dipinti di Eugenia Serafini dedicati agli Alberi


L’ALBERO AZZURRO (dall’opera L’albero azzurro di Eugenia Serafini)


Oltre muri di cemento,
oltre il grigiore di città sempre più tecnologiche
dove tutto sembra spento e senza entusiasmo
nei labirinti di un torpore che soffoca il respiro,
allontanando sorrisi e vitalità,
d’improvviso in un angolo
si scorge l’azzurro di una chioma rigogliosa
a confondersi con uno spicchio di cielo
ancora terso.
E’ l’albero azzurro
che si lascia intravedere tra foschie e ovattate nebbie
ad incontrare il volto di un bambino
fiducioso nella bellezza del futuro
in cui ritrovare l’armonia della natura
in questo simbolo di unione tra terra e cielo
dove abita la speranza della vita.

L’ALBERO DEL SOGNO (dall’opera L’albero del sogno di Eugenia Serafini)


In un gioco di riflessi continui
colorati petali di fiori e delicate ali di farfalle
si intrecciano in giochi di luci e ombre
aggrappate alla vita che rinasce ogni giorno.
Disperdendo lo sguardo
in questo girotondo di felici emozioni
intorno alla chioma rigogliosa di un albero
che profuma di vita,
si confondono ricordi e desideri
di un tempo lontano.
Tempo di quell’innocenza fanciulla
a suggerire possibili evasioni
verso un luogo immaginario
ove i sogni prendevano forma,
proprio come in questo scrigno
segretamente ancorato alle fronde
di un albero.

L’ALBERO E LA CIMINIERA (dall’opera L’albero e la ciminiera di Eugenia Serafini)


Silenziosamente
giorno dopo giorno
sulla Terra si dissolvono
cromie di flora e fauna
disperdendo lontano sogni e fantasie.
Silenziosamente
ora dopo ora
vengono strappate via radici
ad un suolo non più fertile
e l’angoscia avanza come le atmosfere
di fumo grigio
che intossica fin nelle ossa.
Dietro l’orizzonte solo paura e smarrimento
per l’oscurità che avanza,
mentre spiragli di speranza
si affacciano mostrando nuovi petali
ad intrecciare coi rami
geometrie infinite di vita che rinasce:
è il respiro della natura
che riprende il suo corso.

Poesie ispirate all'opera di Francesco Donadei (presenti nel Catalogo sopra riportato)


Simbiosi


Dove le forme curvandosi si uniscono,
dove geometrie eleganti
disegnano armonie di segmenti
seducenti e avvolgenti
si respira l’emozione di un battito d’ali che unisce due anime:
quella femminile e quella musicale
insieme mentre trascendono questa dimensione
ogni volta che l’una insegue l’altra nelle note che armonizzano l’universo.


Segreto


Chiuso come in uno scrigno
si nasconde l’idea di un’emozione
presente e assente,
vicina e lontana.
Emozione in fieri, mai rivelata
perché custodita nel tessuto melodico di un brano
racchiuso nelle corde di quel violino
che resta scrigno segreto di tanta poesia.
Poesia di note dove le mozioni restano sospese in attesa di vivere
attraverso le rime di una melodia che aspetta di entrare in scena
non appena si aprirà quel sipario.


Relazioni Armoniche


Seducenti vibrazioni
distese su pensieri in divenire
dove il finito tende all’infinito
il giorno si confonde con la notte,
si intrecciano ad accarezzare armonie
di simboliche relazioni
ora visibili, ora invisibili
di passioni vissute, sognate,
sopite
che il tempo non ha cancellato.


Metronomo


Segmenti ritmici si susseguono
dando la misura di uno spazio che è già finito
per cedere il passo ad un altro.
Spazi in cui armonie prendono forma
creando linguaggi ora forti, ora soavi
le cui vibrazioni mettono in moto
un possibile universo di emozioni
nelle perfette geometrie sonore.


La donna


Seducente più del vibrare di un violino
la femminilità avanza in un’armonia di sensi
ad abbracciare corpo e mente in unico segno.
Segno di donna nella sua vibrante sensualità
che deriva e ricorda le curve linee dello strumento stesso
di cui essa è musa ispiratrice per le melodie che ne derivano.


Il Messaggero


Come il vento
accompagna e porta via lontano ricordi ed emozioni,
così il messaggero errante
porta con sé nelle melodie quotidiane
armoniche rivelazioni di quei sentimenti
di cui resta traccia nei solchi lasciati dai passi lenti
di un tempo che non ha cancellato il ricordo.


Il lato Blu dell’Amore


L’essenza dell’amore,
cui tutto deriva e tutto torna,
si perde, si rigenera
nell’infinita profondità del blu
dove afferrare la più alta espressione dell’amore
che è Donna.
Amore di amica e fidanzata,
amante e moglie, ma anche madre
nelle sue possibili espressioni forti e dolci,
seducenti e tenere.


Concerto di mezzanotte


Al giorno segue la notte,
al sole la luna
in questo continuo passaggio
che scandisce l’evolversi di un tempo sempre uguale
eppure essenziale nella sua ciclicità.


Arpeggio


Fruscio di foglie al vento,
zampilli d’acqua da una fonte
fremito d’amore,
come sonorità di arpeggio
diventano vibrazione sonora
che apre a quei battiti interiori
dove sono rivelate le emozioni più recondite
di un passato che torna.


Arlecchino


Esplosione di colori
come a primavera
annunciata dai suoni acuti e delicati di violini
si distende sullo sfondo,
da cui note musicali avanzano
portando pensieri forti e vitali.
Mentre in dissolvenza.
nel rosso di un tramonto
che desta nostalgia
si accendono
solarità ed entusiasmo,
desiderio e gioco
a ridisegnare quel lato fanciullesco
che non si vorrebbe mai perdere.


Sipario


Come proiettati in un viale di luci
dove si rincorrono sequenze di immagini sonore,
si è immersi nella proiezione di stati d’animo in divenire
dove sullo sfondo si coglie l’atto unico di una voce assoluta
che vibrando accoglie ogni desiderio fino a esaudirlo.


Leggerezza


Entro una luce che attrae
e rassicura portando leggerezza
si contempla un susseguirsi di armonie
che come luoghi della mente,
nelle geometrie melodiche,
ricompongono tasselli di emozioni
che solo acuti e vibrati dei violini
possono recuperare.


Evasione


Per evadere oltre quel confine
dove ritrovare gioiose memorie di espressioni
sensoriali, olfattive,
mentali, visive
in cui un arco, una sottile linea bianca
disegnano la soglia dell’ascolto,
la sospensione di un attimo si palesa
richiamando alla dialettica del gioco.
Gioco in cui si confonde il reale con l’immaginario,
il conscio con l’inconscio
e tutto diventa melodia di gioiose nostalgie,
mentre il cielo si accende di luci a coronare un sogno
da cui non risvegliarsi.


Destriero alato


Mitologiche forme
si liberano a raccontare di paesi lontani,
storie interrotte
dove il canto notturno dell’arpa
disegna l’invisibile presenza
di ciò che la storia ha tramandato quale favola leggendaria
da custodire nella memoria.
Da qui il desiderio di elevarsi
verso quei cieli dove l’orizzonte non conosce fine
e la notte si confonde con il giorno.


Destriero nel corso del tempo…


Un respiro a ritmo di danza
riempie l’aria dei colori sfumati di un rosato tramonto;
mentre sulle corde di una melodia alata
si fa strada il desiderio di ripartire
per diventare “cavaliere” per una notte.
Quella notte che incede s poco s poco
avanzando il destriero alato
mentre in lontananza si alzano vibranti
scie di luminosi pensieri che la sera porta con sé.


Emozione


Come rapito
in una notte silenziosa
dove a guardare sono solo le stelle
il pensiero si lascia portare
su, a cogliere quell’emozione
fisica ed emotiva, materiale e mentale
in cui l’animo si perde e si ritrova.
Di quella terra di confine tra finito e infinito,
visibile e invisibile a cercare se stessi
resta una velata nostalgia
nell’immagine di un corpo che nelle sua sinuosità
si innalza a toccare quella congiunzione
tra sé e l’altro:
richiamo cosmico in quel punto
dove tutto ha inizio e tutto ritorna.


Primo violino


Dove le melodie di un pensiero metafisico
sospeso nel suo manifestarsi tra sogno e realtà,
sentimento e ragione
disegnano possibili visioni mentali a catturare le emozioni rimaste sopite,
si erge a forza la struggente passione
tessuta attraverso i ritmi
ora delicati, ora incalzanti
ora malinconici, ora sferzanti
di un arco nel suo sfiorare quelle corde tese
vibranti come battiti d’ali che l’aria cattura e disperde
fino a sfumare nei ricordi.


Violinisti speculari


Silenziose e incalzanti espressioni
di melodiche costruzioni “plastiche” in divenire
si armonizzano in un equilibrio perfetto
nell’attimo in cui come in uno specchio
l’una si riflette nell’altra rimirando sé nel proprio reciproco.
E’ l’enfasi voluta, cercata di un gioco a due
dove la melodia diventa percezione di se stessa nell’altra e viceversa,
in un costante rimando di emozioni che scorrono all’unisono
ad un ritmo dove le due identità
si specchiano per annullarsi.


Padre Figlio


Prima vicini, poi distanti
e nuovamente vicini
in un costante bisogno reciproco di ritrovarsi
due presenze si osservano per cercare di capirsi, di ascoltarsi,
Ma qualcosa sfugge in quel cielo notturno dove
Andar via appare facile e risolutivo,
ma il bisogno di tornare si fa innanzi
per ascoltare ed essere ascoltati.
Vite indispensabili l’una all’altra, padre e figlio
tra presenza e assenza, dialogo e silenzio,
dove ci si racconta per avvicinarsi
e poi perdersi ancora,
perché quell’invisibile linea di separazione
suona come sottile confine

dove lasciar disperdere il mistero della vita.


Il bacio


Con la velocità di un battito di ciglia,
con la forza dirompente di un uragano,
con la leggerezza nel posarsi di una farfalla sui petali di un fiore,
l’energia di un bacio sfiorato, deciso,
avvicina, unisce due corpi, due anime
emozionandole
lasciando dietro tutto il resto.
Mentre intorno una luce si disperde
a donare vitalità e incanto a questo attimo
che diventa eterno.

Altre poesie


Tempo


tutto passa,
tutto scorre:
gli attimi, i minuti, le ore,
niente è uguale a sé,
in questo continuo ripetersi
e inseguirsi di eventi,
perché tutto va e torna
attraverso un percorso
che unisce inizio e fine.

Dove abita il silenzio


Quando viene meno l’entusiasmo,
quando assale la paura,
quando la solitudine
diventa l’unica soluzione,
quando ci si trincera
nella prigione dell’incomunicabilità mentale
dentro si fa silenzio
e la notte cala inesorabilmente.

Il colore dell’orizzonte


Là oltre quel confine
dove cielo e mare si toccano,
si confonde lo sguardo
di chi aspetta
sognando un’alba
per ricominciare a vivere,
mentre lontano sfumano
le tinte accese di un nuovo giorno.

Rosso e ….


Sinergie cosmiche
vibrano
nelle possibili definizioni di una realtà
in un tempo senza tempo.
In questa sospensione,
dove lo spazio è annullato,
il pensiero si eleva
dando voce ai volti cangianti
di sentimenti universali
al cui apice è la passione.

Nessun rimpianto


Con te rivivrei ogni attimo,
ogni ora, ogni giorno
del nostro amore clandestino
consumato all’ombra di un’estate
che sembrava non avesse fine.
Quella fine arrivata senza preavviso
in una notte buia dove una pioggia battente
segnava il nostro addio:
per sempre vicini nel ricordo
di noi due uniti nella dolcezza dell’amplesso
di cui ancora conservo il profumo
senza alcun rimpianto.

Il romanzo della vita


Ricordi di un passato
vicino, lontano,
speranze di un presente fuggito via
nel tempo sibillino di un battito di ciglia,
ripercorrono il romanzo della vita.
Così passando veloci
in silenzio, quasi in punta di piedi,
le stagioni rivelano
solitudini, abbandoni,
gioie, passioni
di storie vere e immaginarie
a sigillare nella memoria volti, gesti, parole
che restano eterni.

Naufragio dell’anima


Orizzonti dipinti di vedute notturne,
dove la luna sembra di ghiaccio
e il vento spira parole sibilline,
suscitano inquietudine in chi,
di fronte a tanto mistero,
percepisce la propria solitudine
come un viaggio senza ritorno
oltre il “vero” irriconoscibile.

L’immaginazione


L’immaginazione
come atto creativo,
appartiene
a chiunque abbia desiderio,
anche per un attimo,
di evadere da questa realtà,
che poco spazio lascia
al mondo “fantasioso” delle idee.
L’immaginazione,
come forza che sintetizza tutte le altre,
crea, distrugge e ricrea,
attraverso un ritmo frenetico che agita e assale,
mondi nuovi.
Un gioco infinito
dove spazio e tempo non hanno confini.

Inaspettato


Come soffio di vento
l’amore passa
inaspettato:
può sorprendere e far gioire,,
illudere e far disperare,
ma nel suo attraversare
le stagioni della vita
le arricchisce,
le trasforma
unendo e separando
volti, mani, persone,
nascendo e morendo
ogni volta
inaspettato.

Leggerezza


Una vela dolcemente scivola
sulle increspature del mare
ad incontrare l’orizzonte
ed è leggerezza
Una farfalla dalle tinte vivaci
delicatamente si posa su un fiore
ed è leggerezza.
Un sottile alito di vento fa ondeggiare
le cime dei pioppi, le bionde spighe
e i gialli girasoli nei campi
ed è leggerezza.
La tua mano delicatamente
accarezza i miei capelli
morbidi come seta
ed è leggerezza.

Nel manto blu


Nel manto blu di un cielo
a perdita d’occhio
dove il gioco delle costellazioni
crea forme indefinite verso infiniti spazi,
una molteplicità di sensazioni rapisce la mente
a confondere il visibile con l’invisibile,
la realtà con il sogno.
E’il tempo sospeso in cui ricercare
una possibile bellezza eterea,
nascosta nei chiaroscuri luoghi dell’assoluto.


Sospeso


Sospeso

come una nota musicale tenuta
per essere staccata l’istante dopo,
sospeso
come un bacio in procinto di essere consumato,
sospeso
come l’attesa di una risposta in fieri,
sospeso
come la promessa di qualcosa che dovrà accadere,
sospeso
come l’emozione provata nel decollo di un aereo
o in sella ad una moto ad alta velocità.
Sospeso
come quel filo invisibile che tiene in vita
una persona prima del risveglio
o come l’ansia per il primo vagito del neonato,
sospeso come la verità più grande
su l’uomo e questa vita
che sarà rivelata solo dopo di noi.
Torna a inizio pagina